L’etimologia della parola “M’rell” è alquanto incerta. Dopo accurate e meticolose ricerche, l’ipotesi più documentata e meno fantasiosa è quella derivante da Mirella, vezzeggiativo del femminile Mira, nome proprio di persona in uso, soprattutto in Spagna, poco in Italia, dove invece è più usato il vezzeggiativo Mirella. Nella traduzione italiana, Mira significa “guarda”. E’ quasi certo, a questo punto, che M’rell, derivi da qualche antenato di nome Mirella, donna graziosa, particolarmente bella o anche molto vispa. Da qui, dunque, è assai probabile che tale appellativo sia stato trasportato all’intera famiglia, tanto da costituirne una casata. I soprannomi, infatti, scaturisconospesso da caratteristiche fisiche, psicologiche, qualità, difetti, debolezze, diminutivi, dispregiativi, vezzeggiativi, aspetti folkloristici di una persona o episodi della sua vita che vengono riassunti, nella globalità, con una sola parola. Essi, infine, si riconducono alla famiglia di appartenenza. I soprannomi diventano, così, appellativi che si sostituiscono ai nomi e cognomi, tanto da essere adoperati più convenientemente per indicare una persona o una determinata famiglia come nel caso di una branca dei D’Angelo. Non è raro, infatti, il caso che molte persone vengano identificate proprio attraverso il soprannome.